01 Apr La sonicazione: il nuovo trattamento estetico anticellulite
Creme, scrub, massaggi, attività fisica ed alimentazione corretta sono degli ottimi metodi per contrastare la comparsa della cellulite ed il suo peggioramento nell’arco del tempo.
Quando si passa una certa soglia, però, si rendono necessari trattamenti estetici più profondi, mirati e duraturi: oggi vi parleremo della sonicazione.
Si tratta di una nuova metodologia che si basa sull’utilizzo di onde acustiche (dette ultrasoniche) che, quando attraversano un liquido, vanno a creare delle bolle di vapore che implodono, creando un effetto di cavitazione che disgrega le cellule adipose.
Una volta disgregate, le cellule rilasceranno trigliceridi nel sangue che verranno, poi, eliminati dai reni.
Considerando questo punto, è bene ricordare che questi valori andrebbero monitorati prima di sottoporsi al trattamento di sonicazione e, in caso di ipertrigliceridemia, risulterebbe altamente sconsigliato.
L’utilizzo di questi macchinari deve essere affidato solo, ed esclusivamente, a professionisti del settore (medici o estetisti) al fine di non danneggiare strutture diverse dal tessuto adiposo.
Il trattamento non è invasivo e si possono riscontrare solo dei lievi arrossamenti nella zona trattata, oltre ad una sensazione di calore durante l’applicazione del manipolo.
La sessione ha una durata variabile tra i 30 ed i 60 minuti ed il costo, indicativamente, si orienta dai 100 euro in su per ogni applicazione.
Alcuni macchinari di sonicazione, prevedono anche un effetto di sonoforesi che modifica, temporaneamente, la permeabilità cellulare: in questo modo è possibile applicare dei prodotti cosmetici, con principi attivi anticellulite, che verranno assorbiti meglio e penetreranno più in profondità.
La sonificazione è controindicata nelle donne in gravidanza, nelle persone che soffrono di flebiti, eczemi e, come già riportato, in chi soffre di ipertrigliceridemia. In caso di dubbi è fondamentale sentire sempre il parere di un medico.
Il trattamento promette degli ottimi risultati ma, dato il suo particolare principio di funzionamento, richiede del tempo per poterli vedere ad occhio nudo (dai 30 ai 45 giorni). In questo caso, però, possiamo affidarci ad un centro estetico dotato di termografia a contatto: un’innovativa tecnologia che permette di analizzare la condizione della cellulite prima, durante e dopo il percorso di trattamento.
Si tratta di un’analisi basata sull’utilizzo di lastre termografiche a cristalli liquidi (un sistema brevettato a tutela della sua validità scientifica) che permette di evidenziare, tramite immagine a colori ad alta risoluzione, e semplicemente appoggiandole sulla cute, la condizione degli strati adiposi sottostanti.
Con un’analisi termografica della cellulite, è possibile classificarne gli stadi (cellulite assente, edematosa, fibrosa, sclerotica) e agire in ottica preventiva (permette, infatti, di individuare la presenza di micro e macro noduli ancor prima che gli inestetismi risultino visibili ad occhio nudo o riscontrabili alla palpazione).
Si tratta di un esame facile, veloce, ripetibile e non invasivo.