21 Set Cellulite: l’approccio nutrizionale basato sugli antiossidanti
La cellulite, come ben sappiamo, è un disturbo multifattoriale caratterizzato da un aumentato accumulo di grasso a livello degli arti inferiori che va a creare problemi vascolari di stasi venosa o linfatica.
Questa problematica porta ad alterazioni della circolazione con un ridotto afflusso di sangue ed ossigeno nei tessuti con conseguente aumento della produzione di radicali liberi (sostanze in grado di danneggiare la membrana cellulare e modificarne la permeabilità con conseguenze importanti per le funzioni metaboliche delle cellule).
La scarsa ossigenazione, inoltre, porta al peggioramento della condizione della cellulite poiché riduce la lipolisi ed aumenta la produzione di acido lattico da parte del tessuto adiposo, inibendo la mobilizzazione del grasso sottocutaneo.
Un’aumentata produzione di radicali liberi provoca importanti danni alla membrana cellulare con scarso assorbimento di nutrienti e scarsa capacità di eliminare le tossine ed i prodotti dannosi. Per migliorare questa condizione, prima che diventi cronica, occorre assumere un’adeguata quantità di antiossidanti ovvero sostanze che funzionano come scudo contro i radicali liberi, permettendo di formare nuove cellule migliorando l’aspetto della pelle e la salute in generale.
Gli antiossidanti si trovano in frutta e verdura fresche (ad esempio pomodori che sono ricchi di licopene o albicocche e carote ricche di carotene) oppure in specifici integratori reperibili in commercio.
Sconsigliamo sempre il fai da te ma vi suggeriamo di rivolgervi sempre ad un nutrizionista che potrà aiutarvi sia dal punto di vista alimentare che da quello dell’integrazione di micronutrienti, meglio se dotato di termografia a contatto, una speciale tecnologia in grado di rilevare la presenza e lo stadio della cellulite (assente, edematoso, fibroso, sclerotico) in modo del tutto facile e veloce.
L’analisi termografica della cellulite si basa sull’utilizzo di lastre termografiche a cristalli liquidi che, dopo essere state appoggiate sulla zona di cute da analizzare, evidenziano tramite immagini a colori, in HD, la composizione degli strati sottostanti: in questo modo sarà possibile rilevare l’effettivo grado della cellulite e l’eventuale presenza di noduli. La termografia, inoltre, funziona anche in ottica preventiva dato che è in grado di rilevarne la presenza anche quando non visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla palpazione.
Si tratta di un esame facilmente ripetibile, per questo può essere svolto più volte, a distanza di tempo, per tener traccia dei progressi del trattamento dietetico oltre che per capire se sia necessario avvalersi anche di un approccio cosmetico, estetico o medico estetico.