Approccio detox per combattere la cellulite?

Le donne si chiedono costantemente come potere combattere l’inestetismo cutaneo della cellulite. Esistono delle piccole accortezze che possono aiutare ad affrontare il problema. 

È importante, ad esempio, dedicare un giorno alla settimana a una dieta disintossicante particolarmente ricca di liquidi (tè, tisane, estratti di frutta) e vegetali. In questo giorno, la carne andrà sostituita con il pesce, più digeribile perché meno ricco di tessuto connettivo. Durante queste 24 ore niente grassi, ad eccezione dell’olio di oliva e degli oli di semi. Una bella sudata in palestra, magari accompagnata da una sauna o da un bagno turco rilassante, stimolerà ulteriormente l’eliminazione di tossine.

L’acqua deve diventare una fedele compagna e, come tale, va portata sempre con sé. Una corretta idratazione è, infatti, una delle soluzioni più semplici ed efficaci per combattere la cellulite. Bisogna, pertanto, sforzarsi di consumare almeno un paio di litri di acqua al giorno. Le bevande alcoliche ed i succhi di frutta, o le bibite gassate, oltre a fornire acqua, apportano anche altre sostanze che contengono calorie (zuccheri, alcol) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina) pertanto vanno utilizzate con moderazione. È invece consigliato l’utilizzo di acque oligominerali o minimamente mineralizzate.

Probabilmente all’inizio della dieta, specie se si è abituati a bere poco, l’aumentato introito idrico stimolerà la diuresi. Il problema può essere prevenuto bevendo frequentemente e a piccoli sorsi: in questo modo il corpo imparerà ad assorbire una maggiore quantità di acqua.

Oltre a uno stile di vita sano possiamo affidarci a centri specializzati che intervengono con trattamenti estetici mirati come la criolipolisi o la radiofrequenza, due tecnologie che sfruttano il principio di apoptosi cellulare in maniera opposta (la prima sfruttando il freddo, la seconda il caldo); in entrambi i casi si va ad agire senza danneggiare né la cute né i tessuti circostanti.

I risultati sono visibili nell’arco di 30-45 giorni e gli effetti collaterali riscontrabili sono, generalmente, un lieve arrossamento della parte trattata o una lieve ipersensibilità della pelle.

Essendo trattamenti che, dopo l’applicazione, continuano a “lavorare” per un certo lasso di tempo, diventa fondamentale poterne controllare l’efficacia (anche per dimostrare alle pazienti di aver ottenuto progressi): per questo ci viene in aiuto la termografia a contatto, un sistema che si basa sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi microincapsulati, in grado di cambiare colore a seconda della temperatura con cui vengono a contatto.

Appoggiando le lastre sul corpo, grazie alla variazione cromatica, è possibile determinare lo stadio della cellulite (assente, edematosa, fibrosa, sclerotica) e la sua distribuzione.

L’analisi degli stadi della cellulite, tramite termografia a contatto, è un esame veloce, totalmente indolore e può essere effettuato più volte per verificare lo stato di avanzamento e l’efficacia dei trattamenti effettuati.