05 Giu Grasso addominale: consigli per ridurlo e come monitorarlo tramite termografia a contatto
Il grasso addominale può essere distinto in tessuto adiposo che si deposita in profondità (grasso viscerale) o in tessuto adiposo che si deposita a livello più superficiale.
Il primo caso comporta rischi per la salute come possibilità di diabete, ipertensione e patologie cardiovascolari; il secondo, invece, oltre ad essere un fastidioso inestetismo, potrebbe essere l’inizio di un accumulo di grasso più profondo.
Per eliminare questo fastidioso inestetismo ed abbassare i rischi per la nostra salute è importante unire attività fisica mirata, dieta ipocalorica e trattamenti estetici mirati che aiutano a dimagrire e tonificare la zona addominale.
Un grosso aiuto, per verificare l’efficacia del trattamento in atto, arriva dalla termografia a contatto: un esame innovativo, rapido e non invasivo che permette di monitorare, seduta dopo seduta, l’efficacia di trattamento / allenamento / dieta in atto.
Questa tecnica mostra al paziente, con oggettività scientifica, la presenza e la tipologia di grasso viscerale.
La termografia a contatto si basa sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi microincapsulati che, una volta appoggiati sul corpo, rilevano la temperatura cutanea e mostrano, tramite immagini a colori, la presenza, o meno, di tessuto adiposo ed anche il tipo (molle o indurito) dello stesso.
L’analisi termografica è un sistema per analizzare l’adiposità addominale indicato a chirurghi estetici, nutrizionisti, dermatologi, palestre e centri fitness, estetiste, farmacie e professionisti del settore che effettuano o vendono trattamenti per contrastare il grasso viscerale.
Il sistema di interpretazione delle immagini termografiche è protetto da un brevetto internazionale di proprietà IPS, a garanzia di un sistema unico e fondato su basi scientifiche.
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